Adolescenti e giovani, la pandemia non ferma gli incontri vocazionali

I percorsi “Gruppo Samuele” (per venti – trentenni) e “Pozzo di Giacobbe” (adolescenti) non sono stati bloccati dalla fase invernale che ha visto in forte difficoltà le attività didattiche nelle scuole a causa di quarantene e positività assortite.

Il “Pozzo”,, infatti, pur avendo prudenzialmente (ma solo temporaneamente) rinunciato alla consueta settimana residenziale mensile, ha “tamponato” con due singole giornate (una già avvenuta, a febbraio, l’altra che avrà luogo domenica 13 marzo) in cui viene concentrato l’ essenziale della proposta: l’atmosfera familiare e di amicizia, la meditazione sulla parola di Dio, la testimonianza di figure significative riguardo a vari aspetti della vocazione e la preghiera. Ad aprile, in ogni caso, dal 10 al 14 ci sarà di nuovo la serie dei 4 giorni consecutivi presso la casa del Migliaro.

Il “Gruppo Samuele”, invece, seppure con qualche cautela di distanziamento in più, non ha proprio conosciuto soste e si avvia verso il quinto incontro (su un totale di sette) con un bilancio davvero buono in termini di partecipazione e qualità della risposta. Una prova ne è il fatto che alcuni giovani (circa una dozzina) del gruppo Samuele parteciperanno anche agli esercizi spirituali di Quaresima  Tignale proposti dalla Federazione Oratori.

Il passo successivo, per un’ulteriore crescita di entrambi i percorsi, potrebbe essere il raggiungimento di una dimensione maggiormente “diocesana” dell’esperienza per adolescenti, magari aprendo altre “case” in differenti punti della diocesi, vicino a dove i ragazzi vanno a scuola, per rendere possibile l’esperienza anche a chi non frequenta le superiori a Cremona.

Un momento del “Pozzo di Giacobbe”, edizione di febbraio.

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