Casalbuttano, gli adolescenti e la vocazione
Il gruppo adolescenti dell’oratorio di Casalbuttano, nella sera di domenica 25 marzo, si sono confrontati sul tema del senso della vita e di come costruire qualcosa di positivo. Ecco lo spunto di riflessione.
Casalbuttano, incontro con le superiori, domenica 25 marzo 2018
A cosa serve la vita? Come costruirla?
- A divertirsi
- A riempirla di tante cose
- A capire meglio il mondo
- A fare del bene al mondo
- A dimostrare qualcosa, a se stessi o agli altri
- A stabilire dei record
- A riposarsi
- A voler bene a qualcuno
- A costruire qualcosa
- A lasciare un segno di sé per la posterità.
- A essere contenti di esistere e ringraziare per questo motivo.
Ora cerchiamo di capire come la pensa l’autore di questa poesia:
“If” by Rudyard Kipling | “Se” di Rudyard Kipling |
If you can keep your head when all about you Are losing theirs and blaming it on you; If you can trust yourself when all men doubt you, But make allowance for their doubting too: If you can wait and not be tired by waiting, Or being lied about, don’t deal in lies, Or being hated, don’t give way to hating, And yet don’t look too good, nor talk too wise;If you can dream—and not make dreams your master; If you can think—and not make thoughts your aim, If you can meet with Triumph and Disaster And treat those two impostors just the same: If you can bear to hear the truth you’ve spoken Twisted by knaves to make a trap for fools, Or watch the things you gave your life to, broken, And stoop and build ‘em up with worn-out tools; If you can make one heap of all your winnings If you can talk with crowds and keep your virtue, |
Se saprai mantenere la testa quando tutti intorno a te la perdono, e te ne fanno colpa. Se saprai avere fiducia in te stesso quando tutti ne dubitano, tenendo pero’ considerazione anche del loro dubbio. Se saprai aspettare senza stancarti di aspettare, O essendo calunniato, non rispondere con calunnia, O essendo odiato, non dare spazio all’odio, Senza tuttavia sembrare troppo buono, né parlare troppo saggio;Se saprai sognare, senza fare del sogno il tuo padrone; Se saprai pensare, senza fare del pensiero il tuo scopo, Se saprai confrontarti con Trionfo e Rovina E trattare allo stesso modo questi due impostori. Se riuscirai a sopportare di sentire le verità che hai detto Distorte dai furfanti per abbindolare gli sciocchi, O a guardare le cose per le quali hai dato la vita, distrutte, E piegarti a ricostruirle con i tuoi logori arnesi. Se saprai fare un solo mucchio di tutte le tue fortune Se saprai parlare alle folle senza perdere la tua virtu’, |
Per riflettere.
In questa fase della tua vita…
- Ti senti utile o sprecato?
- Le tue energie ti sembrano ben utilizzate?
- Stai lavorando per te stesso? Per gli altri? Per qualcosa di più grande?
- Ti sembra che i tuoi obiettivi siano abbastanza “sfidanti”? Possono tenerti impegnato a lungo, oppure pensi si esauriranno presto?
- Ti viene mai voglia di trovare qualcosa di tanto grande e tanto “giusto” da essere in grado di tirar fuori il meglio di te?
Ora paragoniamo la nostra vita alla costruzione di un edificio e mettiamo a confronto varie strategie:
- Cominciare da una capanna, mettendo insieme un po’ di rami e un po’ di foglie. Quando non andrà più bene, la butteremo giù a penseremo al da farsi
- Partiamo costruendo una baracca in legno. Potrebbe anche bruciare, ma non è troppo difficile da costruire ed il tetto è già più solido.
- Prendiamo un appartamento in affitto. L’affitto è salato, la casa non è nostra, ma siamo liberi di trasferirci altrove quando vogliamo.
- Costruiamo una casa nostra, partendo dalle fondamenta. Un amico fidato ha detto che ci dà una mano, sia per i materiali, che per la manodopera. E’ un lavoro più lungo e faticoso, ma poi sarà nostra per sempre e il nostro amico, ingegnere edile, ci garantisce che è antisismica e, per le manutenzioni, ci aiuterà lui.
- A cosa assomiglia la capanna?
- Cosa ti fa venire in mente la baracca in legno?
- E l’appartamento in affitto?
- A chi paragoneresti l’amico ingegnere?
- Quali sono i “mattoni” della casa in muratura?
- L’uomo della poesia “If”, che si impegna a costruire una casa in muratura, che cosa ha in comune con l’esempio numero 4 della nostra rassegna? Che cosa c’è di simile? E cosa di differente?
La casa costruita sulla roccia (MT 7, 21-27)
21 Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. 22 Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi profetato nel tuo nome e cacciato demòni nel tuo nome e compiuto molti miracoli nel tuo nome? 23 Io però dichiarerò loro: Non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi operatori di iniquità. 24 Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, è simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia. 25 Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa non cadde, perché era fondata sopra la roccia. 26 Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, è simile a un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia. 27 Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde, e la sua rovina fu grande».
E tu, nella tua vita, che abitazione desideri?