IL “FERTILIZZANTE” DELLA VOCAZIONE

Un aspetto molto sottovalutato, ai nostri giorni, anche in questioni strettamente spirituali quale potrebbe essere una chiamata di Dio è, paradossalmente, la preghiera. Ciò che non viene spontaneo pensare è che, di fronte a certi dilemmi, oltre alla riflessione, si possa ricorrere all’aiuto di Dio. E, se anche di vocazione non si trattasse (o, per lo meno, di vocazione alla vita consacrata), la preghiera sarebbe utile ugualmente per capirlo. Detto altrimenti, la preghiera serve sempre:
1. Per chiedere lumi a Dio
2. Per capire se c’è o no una speciale chiamata
3. Per coltivarla e irrobustirla, nel caso ci sia.
4. Per capire come vivere cristianamente in altra maniera, nel caso il Signore non stia chiamando a una scelta di vita consacrata.
L’efficacia della preghiera, nel campo della vocazione, è inestimabile non solo se essa è praticata dall’interessato, ma anche se fatta da altri con l’intenzione di illuminare questa vocazione.

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